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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
31 marzo 1861. Giuseppe Gervasi ................ Sentite, Conte strenuissimo, voi ci avete considerati e forse ci considerate tuttavia i più solenni minchioni di questo mondo. Fino a un certo punto, voi non avete torto. Voi ci avete canzonati e noi zitti. Voi ci avete ingannati e noi zitti. Voi ci avete traditi e noi zitti. Voi ci avete spogliati e noi zitti. Voi ci avete arrestati e noi zitti. Voi finalmente ci avete scannati e noi zitti.......... Per bestia che sia un uomo, per scellerato che sia non può spingere la scelleratezza e la bestialità fino a commettere le sciocchezze e le scelleraggini che avete commesso voi. Voi dunque avete agito in considerazione di un calcolo. E' chiarissimo. Voi in Napoli non avete più un amico, voi siete esecrato ...... ............ Io credi di adempiere al mio obbligo di cittadino e di giornalista pubblicando qui appresso alcune lettere dalle quali gli italiani tutti vedranno che quando si era in tempo non si è mancato di scongiurare ciò che poi è avvenuto e che indubitamente dovea avvenire.
Giuseppe Gervasi, direttore de La Pietra Infernale.
1) Giuliano Carmine, Via Santa Maria a Cancello, n. 3; 2) Apicella Fortunata Vico Scassacocchi, n. 29; 3) Balsamo Carmine, Via S. Onofrio alla Vicaria, n. 33; 4) Candia Carmela, Vico 5° Duschesca, n. 40; 5) Cacace Onofrio, Largo Cavalcatoio, n. 29; 6) Campo Pasquale, Via San Nicola dei Caserti, n. 44; 7) Cetrandolo Carmela, Largo Cavalcatoio, n. 6; 8) Esposito Rosa, Vico 1° Duchesca, n. 40; 9) Froncillo Giuseppe, Vico Quaranta, n. 21;
Zupelli cav. Vittorio, colonnello comandante della piazza di Derna al principio della nostra occupazione in Libia, seppe provvedere con giusto criterio alla sistemazione delle prime difese, dare inizio ad importanti lavori, organizzare un primo impianto di servizi civili. Con successi riportati in parecchi scontri col nemico oltre la linea di difesa, conseguì l'ultimo risultato di garantire il presidio e la città da attacchi nemici e di affermare il prestigio delle nostre armi e della nostra forza presso la popolazione indigena. Derna, ottobre - novembre 1911.
Il Comitato d'azione spinse innanzi l'iniziatica rivoluzionaria, creò in tutte le province i comitati filiali che da un capo all'altro dell'antico reame paralizzò la reazione, mantenne con mirabile fermezza l'ordine, agevolò con ogni mezzo l'opera di Garibaldi ed agì con tanta efficacia sulle moltitudini che in quei momenti di vero entusiasmo non esitarono a comprendere ed a proclamare l'unità e l'indipendenza d'Italia. Di questo comitato cos' solerte, cos' benemerito della Patria erano principali direttori Luigi Zuppetta, Nicola Mignogna, Filippo Agresti, Aurelio Saffi, Giuseppe Libertini,................. Ebbene tutti costoro che all'arrivo di Garibaldi potevano o dovevano mettersi a capo del rinnovamento delle nostre travagliate province con somma buona fede o massima ingenuità da fanciulli abbracciarono i volponi del comitato dell'ordine ........
L'isola di Procida, che comprende due Comuni, ha una popolazione di 10.000 abitanti. Amministrazione comunale. Sindaco Mazzella avv. Vincenzo. Assessori titolari: Scotti avv. Giuseppe, Lubrano Giovanni, Di Costanzo Giacinto, Guida Michele. Assessori supplenti: Mazzella di Stelletto Antonio, Schiano di Zenise Salvatore. Consiglieri comunali: Mazzella Vincenzo, Manzo Luigi, Schiano di Zenise Salvatore, Mazzella di Stelletto Antonio, Calcaterra Luigi, Scuotto di Tella Giovanni, Parascandolo Pasquale, Scotto Lachianca Domenico, Cosragliola Giovanni, Lubrano Giovanni, Figolo Michele, Di Costanzo Giacinto, Lubrano di Vicaria Nicola, mancino Michele, Schiano Lomoriello Pasquale, Scotto d'Apollonio Vincenzo, Scotti cav. Giuseppe, Lubrano Andrea. Congrega di Carità: presidente Figolo Michele; tesoriere Scotto di Perta Vincenzo fu Cristofaro; componenti Scotto Galletta Vincenzo, Massa Pasquale, Lubrano di Vicaria Nicola, Lubrano de Vella Vincenzo, Parascandalo Pasquale, Mazzella di Stelletto Domenico, Scotto di Fuca Michele, Porta Domenico.
Ischia, la maggiore delle isole flegree, posta sul versante settentrionale dell'Epomeo, ha una popolazione di 7.012 abitanti. Il suolo produce ottimi vini e squisita frutta. A capo dell'amministrazione comunale c'è il sindaco Cristofaro Mazzella. Rivestono il ruolo di assessori Salvatore D'Arco, Marco Mazzella, Gennaro Barone, Ferdinando Gherardelli, Francesco Albano, Antonino Onorato. I consiglieri sono Michelangelo D'Arco, Francesco D'Ambra, Enrico Tirabella, Tommaso Iacono, Gaetano De Laurentiis, Matteo Sarno, Crescenzo Conte, Francesco Colonna, Enrico Califano, Alfonso Perrazzo, Gioacchino Cortese, Onofrio Ruopoli. Presiede la Congrega di Carità Alfredo Buonocore, ne sono componenti Scipione Mazzella, Antonio Sasso, G. G. Gagliardi, Francesco Colonna, Gaetano Monti, Michele Colonna, Salvatore D'Arco. Sovrintende la commissione mandamentale di Ricchezza Mobile Cristofaro Mazzella; ne occupano il ruolo di membri effettivi Francesco Albano, Gennaro Barone, Gaetano Di Massa, Vincenzo Di Meglio, mentre quello di membri supplenti Gaetano De Laurentiis e Vincenzo Scotti. L'organico comunale presenta Bartolomeo Scotti come segretario, e come impiegati Severo Scotti, Crescenzo De Laurentiis, Gaetano Romolo, G. Giuseppe Cortese, Silvestro Di Meglio.
Popolazione: 5000 abitanti.
Amministrazione comunale. Sindaco Iervolino Salvatore. Assessori Calvino Francesco, Perillo Francesco, Iervolino Emilio, Vastola Francesco, Iossa Gennaro, Falanga Francesco.
Banda municipale: direttore Cappitti Enrico.
Cappelle: Cappella di Sant'Antonio (di proprietà del principe di Fondi) Canale Francesco cappellano; Cappella della Santissima Assunta (di proprietà del principe di Fondi).
Chiese: Chiesa parrocchiale sotto il titolo delle Anime del Purgatorio : Iervolino rev. Arcangelo parroco.
Clero: Parroco Iervolino Arcangelo, Iervolino rev. Luigi, Iervolino rev. Pasquale, Miranda rev. Scipione, Vastola rev. Camillo , Annunziata rev. Alfonso. Francesco
Commercianti ed industriali
Cereali (negozianti): Falanga Salvatore, Perillo Salvatore fu Pasquale, Falanga Francesco di Antonio, Falanga Francesco di Carmine, Falanga Francesco di Salvatore.
Colori e generi diversi: Perillo Francesco fu Gennaro. Cotoni (negoziante) Falanga Francesco di Antonio.
Afragola giace in una vasta e piacevole pianura, a quarantatré metri sul livello del mare, lungo la strada che da Napoli conduce a Caserta. Gode di aria salubre.
Il territorio fertilissimo produce granaglie, frutti, uva, canapa e lino. L'industria primaria si fonda sulle uova e sulla canapa. Il lunedì è il giorno destinato al mercato locale. Inoltre si svolge una fiera dal 15 al 18 giugno. Il sindaco è Setola cav. Nicola, gli assessori Errichiello avv. Ferdinando, Stingone avv. Gabriele, Gargiulo cav. Nicola; i supplenti Vacca avv. Umberto, De Rosa Antonio. I consiglieri sono Balsamo Michele, Caputo rev.do Vincenzo, Castaldi avv. Francesco, Cerbone Ferdinando, Ciaramella avv. Achille, Pasquale Ciaramella, Gargiulo cav. Nicola, Giugliano Paolo, Jazzetta Michele, Iorio Domenico, Laezza Liborio, Laudiero rev.do Aniello, Laudiero cav. avv. Tommaso, Maiello Angelo, Maiello Carlo, Maiello Francesco, Maiello Roberto, Maiello Maiello, Pelella, Pironti duca Francesco, Servillo Ferdinando, Tuccillo avv. Francesco, Vasaturo Raffaele, Rosa Luigi. Presiede la Congrega di Carità il notaio Cerbone Raffaele. La Commissione della Ricchezza Mobile è costituita dal presidente Mucci avv. Pasquale e dai membri effettivi Puzio Antonio fu Nicola, Cerbone Ferdinando fu Angelo, Errichiello cav. Ferdinando, Setola cav. Nicola, dai membri supplenti Di Costanzo Vincenzo e Castaldo Domenico fu Francesco
Casoria, situata a sessantasei metri sul livello del mare, ha un territorio fertile, coltivato a viti, gelsi, frutti e cereali e si estende quasi tutto in pianura. La principale industria si fonda sulla coltivazione sia del baco da seta sia della canapa, nonché sulla tessitura e sulla filatura della seta. Il sindaco è il conte Marco Rocco di Torrepadula. Gli assessori della giunta sono Giovanni de Leo, Pietro Ferone, Alberto Astone e Michele d'Uva. Presiede la Congrega di Carità Valentino Rossi.
Giovanni Marciano nacque a Napoli da nobile famiglia originaria di Scala. In giovane età fu ricevuto nell'ordine gerosolimitano come cavaliere di giustizia nel 1658. La sua formazione letteraria avvenne nelle scuole dei Gesuiti. Per quattro anni seguì in Spagna il fratello, eletto Reggente della corte di Spagna presso Filippo IV. Ritornato a Napoli all'età di trenta anni, si scrisse alla congregazione dell'Oratorio di Napoli, ove si dedicò allo studio della teologia e alla istruzione dei novizi. Ordinato sacerdote, ebbe molti incarichi da parte del cardinale Cantelmo, allora arcivescovo di Napoli, fra cui quella del vicariato per le monache. Lo stesso arcivescovo voleva portarlo con sé a Roma per il giubileo del 1700, sotto il pontificato di Innocenzo XII. Tutto ciò non su verificò, in quanto morì il cardinale Cantelmo, nella cui carica subentrò Pignatelli, sollecito all'istanza rivoltagli dall'interessato ad esonerarlo dalla carica di vicario per le monache. Rifiutò le nomine sia di vescovo di Monopoli, sia di arcivescovo di Taranto. Morì il 17 dicembre 1713 all'età di 73 anni. Di lui si ricordano le seguenti opere: Memorie storiche della Congregazione dell'Oratorio un cinque tomi; Settimana sanguinosa.
Francesco Brancia nacque a Napoli dal marchese Antonino e da Marianna Palmieri il 29 giugno 1787. All'età di otto anni seguì gli studi nel collegio detto dei Nobili, seguendo il metodo dei padri Somaschi. All'indomani della chiusura collegiale, avvenuta nel 1799, passò in quello di San Carlo alle Mortelle dei padri Scopoli, quindi si traferì in quello del Nazareno a Roma. Ben presto rivelò grandissima propensione per la poesia e, accolto nell'Arcadia, fu lodato per molte sue produzioni.