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Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
La fondazione della Casa Santa dell'Annunziata si deve all'opera di due fratelli Scondito i quali, per concretizzare il voto fatto nelle prigioni della Toscana, istituirono a Napoli, intorno al 1304, un ospedale per i poveri, una chiesa ed una congrega che l'amministrasse, in un luogo chiamato "mal passo". Alcuni anni dopo la regina Sancia, moglie del re Roberto, comprò tutta la suddetta struttura e la dedicò alla Maddalena. Quindi vi trasferì un asilo per "le donne di mala vita". Inoltre in un luogo vicino più spazioso edificò una chiesa e un ospedale nuovi, ove ora si trovano l'ospedale e la chiesa dell'Annunziata. Ampliato l'edificio dalla regina Giovanna nel 1433, fu dotato di molti beni da Margherita di Durazzo, madre del re Ladisao, e da alcune famiglie nobili di piazza Capuana. Si aggiunsero doni e legati, elargiti da cittadini e stranieri, nonché immunità ed indulgenze concesse dai pontefici. Così l'istituto fu in grado di ampliare le sue opere di beneficenza a favore della collettività, tanto da diventare la più bella testimonianza della carità napoletana di quel tempo.
Quale è stata la causa di queste sommosse? Fu sparso sangue , si violarono diritti, fu leso lo Statuto, e quest'anarchia dura, non è finita; quale ne è la ragione prima? Nel domandarvela non faccio che ripetere la voce della vostra stessa coscienza. Quale è la causa di tale disastro? La causa è una sola: la legge del macinato che avete pubblicato. Intendetemi, io qui sono in un'aula legislativa coi diritti del deputato e del deputato politico. Se, dopo aver parlato contro una legge, vedendone i mali effetti, dovessi lodarla ed ossequiarla, io negherei me stesso, e perderei l'inviolato diritto che rimane a tutte le minoranze che le riscatta nell'interesse generale delle loro momentanee sconfitte. Perciò in questa aula dove non sono né giudice né soldato né magistrato, io accuso la vostra legge. Che fate voi, ogniqualvolta prendete una responsabilità e vi credete felici sulla via da voi scelta? Voi ve ne vantate e citate, per esempio, il rialzo della rendita, o l'esito felice di certe vostre trattative per mostrare che la vostra politica trionfa. Quando non riuscite, permettetemi di dirvi che voi cadete, che voi compromettete lo Stato, che voi manomettete la sicurezza pubblica.
Noi abbiamo parlato di continuo contro la legge del macinato cui ricorrevano gli onorevoli miei colleghi della destra, ai quali dirigo più specialmente il mio discorso. Voi non eravate lieti di vedervi addotti al duro passo di votare questa tassa e vi dicevamo allora: non votatela, scegliete qualsiasi altro mezzo, questa vi dicevamo tutti, è una legge di disperazione. Or bene, ecco la disperazione.
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