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La nascita del presente giornale coincide con un momento particolare e delicato del nostro Liceo, polarizzato tra due opzioni antitetiche, l’espansione o lo stallo, i cui rispettivi termini di riferimento contemplano, da una parte, l’urgente ampliamento del numero delle aule con la realizzazione del sotteso progetto di una sede più grande, dall’altra, la cura esclusiva dell’esistente, incardinata nelle trentuno aule attualmente in dotazione.
Il recente flusso storico, immessosi nel filone delle sue vivaci origini, le quali affondano le loro radici nella germinazione autonomistica, avvenuta, per distacco dall’omologa istituzione madre di San Sebastiano al Vesuvio, il 1° settembre 2001, indica la proiezione direzionale in chiave espansiva, nella cui dinamica mi identifico pienamente. Tale scelta, però, richiede l’assunzione di mature responsabilità da parte di tutti gli operatori, docenti e ATA, decisi consapevolmente ad affrontare le sfide dell’immediato futuro, implicite nelle nascenti domande sociali e nel concetto stesso dello sviluppo.
In questa angolatura si innesta perfettamente il titolo stesso del giornale, “L’Urlo”, metaforicamente espressivo della esigenza generale della famiglia liceale, già pronta a mettersi in discussione in vista di ulteriori traguardi ideali, speculari del comune senso di appartenenza e dell’idem sentire. Pertanto l’urlo, alieno dall’imitare l’attuale tendenza di alzare il timbro della voce per far sentire il flebile pensiero debole, si riferisce, invece, alla forza vibrante delle nostre idee forti le quali, supportate da una forte caratura culturale, ne rivendicano la irradiazione nel territorio circostante in un benefico rapporto di feed – back. Del resto qui si annida la funzione specifica del nostro Liceo, divenuto polo di riferimento indispensabile per qualsiasi progettualità grazie all’ampio quadro di riferimento relativo alla formazione e alla istruzione, incluse nell’offerta formativa e finalizzate allo sviluppo della realtà territoriale.
Ma la novità sostanziale del giornale si concretizza nel vivo delle sue colonne, la cui essenza si alimenta con la contemporanea presenza plurale di alunni e di docenti, accomunati dallo sforzo di dare vita ad un ulteriore strumento di informazione. Così i surriferiti attori, latori di un identico programma, agiscono sinergicamente non solo per leggere il contesto limitrofo in maniera circostanziata, ma anche per incidervi in modo profondo con interventi salutari.
Con questi auspici ideativi e prassici nasce il nuovo giornale. Il programma è pronto: con l’inizio del nuovo anno scolastico daremo fiato, ogni due mesi, alle nostre voci.
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