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La storia singolare di Montecorvino
Montecorvino, posto nella provincia di Salerno, confina ad oriente con il territorio di Eboli, ad occidente con quello di Salerno, a mezzogiorno con la spiaggia del golfo di Salerno. Rientra nella giurisdizione ecclesiastica del vescovo di Acerno. Ha sempre fatto parte del regio demanio, godendo di una speciale protezione del re. Siccome alcuni cittadini si distinsero per servigi prestati al proprio principe, Alfonso II con suo privilegio del 1494 decora di nobiltà generosa molte famiglie che tra l’altro erano impiegate nel Reale servizio. Ferdinando il Cattolico rinnova il suddetto privilegio, confermato a sua volta da Carlo V. Nonostante tali premesse, Filippo II vende, nel 1572, lo Stato di Montecorvino, la città di Salerno e la Terra di Olevano al principe Nicola Grimaldi per il prezzo complessivo di 106.000 ducati, così ripartiti: cioè 18.000 ducati per Montecorvino, 76.000 ducati per Salerno, 12.000 ducati per la terra di Olevano. Montecorvino lanciò le sue grida fino al cielo. Alla fine, di fronte alla decisione regale, si impegna a pagare i 18.000 ducati. Il re Filippo II accetta l’offerta. Così il 22 maggio 1591 viene stipulato lo strumento della vendita con cui sono pagati non solo i 18.000 pattuiti, ma anche 5.000 ducati a titolo di spese. Nel 1620 la corona di Spagna decide di vendere le città e le terre demaniali. Pienamente d'accordo si mostra l’avvocato fiscale Fabio Capace Galeota. La regia Camera della Sommaria con il Collaterale la pensano diversamente. Quest'ultima opposizione ben presto cede le armi di fronte alla decisione del re. Anzi proprio il Collaterale emana, il 25 febbraio 1638, un decreto di vendita per Montecorvino. Il decreto prima fu eseguito, poi se ne seppe il tenore. In effetti nei giorni 13 - 19 marzo 1638 Bartolomeo d’Aquino presenta la sua offerta per la compera di Minuri e di Montecorvino per carlini 45 a fuoco. Nonostante le opposizioni, Montecorvino è pronto a pagare la suddetta somma, da cui avrebbe dovuto trattenere i 18.000 ducati, pagati precedentemente........ Siccome d’Aquino ha nominato nella compera Giulio Pignatelli principe di Noja .......
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