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Le origini della confraternita di San Giovanni di Ottajano
Il 4 giugno 1614, i maestri e i confratelli della confraternita di San Giovanni di Ottajano inoltrano al vescovo l'istanza, con la quale chiedono di donare a don Rinaldo Guastafierro di Napoli un angolo della chiesa di San Giovanni per costruire una capppella con l'immagine di San Carlo e Santa Maria di Costantinopoli con la sottesa condizione che le elemosine, donazioni e legati ed altre opere pie debbano depositarsi in una "cascetta seu ceppo" e devolversi a beneficio della suddetta cappella. Il beneficiato si impegna anche a nome dei suoi eredi di far celebrare altrettante messe nelle festività di San Carlo, di Santa Maria di Costantinopoli, di Sant'Agostino e il dieci agosto. I firmatari sono Ferrante Iovino, Natale Nappo, Cesare Grasso, Paolo Ranieri, Alberico Tuzzolo, Giovanni Vincenzo Tuzzolo, Francesco Antonio SCutieri, Matteo Maffione, Simone Scutieri, Berardino Ranieri, Alessandro Iovino, Giulio d'Esposito, Pietro Antonio Marino, Felice Iovino, Domenico Gesmundo, Ciccio Ranieri, Giuseppe Tuzzolo, Simone Maffettone, Iacovo Aniello Mansione, Luigi Ranieri, Giovanni Battista dello Iodice, Giulio Cocozza, Iacovo Antonio Imparato e Scipione Scutieri. Il relativo rogito viene rogato dal notaio ottajanese Giovanni Simone Ranieri il 7 giugno 1614.
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