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La chiesa parrocchiale di Scafati nel 1615
Il 6 dicembre 1615 il vescovo di Nola (mons. Giovanni Battista Lancillotti)visitò la parrocchiale chiesa di Santa Maria delle Vergini di Scafati e visitò il sacramento dell'Eucaristia e il fonte battesimale. Lì comparve Minico Antonio de Amero uno degli Eletti di detta terra e disse che spettava agli Eletti la elezione della cappellania di detta chiesa parrocchiale e promise che entro dieci giorni avrebbe mostrato i privilegi,in cui sono contenuti gli impegni e l'amministrazione della chiesa. ...........................
Inventario dei beni stabili: In primis possede detta Chiesa uno arbusto de moia quattro del Mangiaguerra, lasciato per lo quondam Salvatore de Sarvia lasciato alla Cappella costrutta dentro detta Ecclesia sotto lo altarino de levante............. Item una terra campese de moia sette lasciate per lo quondam Franchetto Ferraiolo: cioé moia cinque alla cappella de Santa Maria della Grazia, costrutta dentro detta chiesa ed il restante cioé moia due lasciate pe rlo quondam Agnitano Salvatico lasciato alla chiesa di San Fortunato sito alla via de Praiano da levante, la via pubblica e Napoli: le robbe dell'Ill. mo don Giovanni Piccolomini d'Aragonia, l'occidente, le robbe de Gisale e la via vicinale. Item una terra campese de moia otto, dove si dice alle Falagne da levante, iuxta le robbe de Giuseppe Giordano: da mezzo de Francesco d'Amato, da occidente Minico de Gesale, da settentrione Fabio Cirillo lasciato per lo quondam Agnano Salvatico alla chiesa di San Fortunato.
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