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La prima bandiera italiana purosangue con la bianca croce sventolò nel caffè d'Europa a Napoli. I primi bollettini dei Comitati bianchi e azzurri si diffondevano nel caffè d'Europa. Le prime notizie vere e le prime notizie false e pallonesche girano nel caffè d'Europa. I primi dispacci elettrici delle vittorie della guerra d'Italia piombarono in questo caffè. Nel Caffè sullodato vi sono state per l'innanzi le più invisibili spie e le primarie celebrità di fuori Napoli e contorni. Il gran torto che nel primato morale e civile di Gioberti trovano gliantigiobertiani napoletani fu appunto che l'abate non aveva tenuto conto nella sua opera del Primato caldo e freddo di Donzelli. Infatti il caffè che si paga caro in Napoli è quello è quello del caffè d'Europa. I migliori gelati che si sorbiscono da noi sono i suoi. Donzelli fu il primo a stringere parentela gelata con Napoleone III. Egli creò il Plombière alla Donzelli. Ora ha inventato un gelato omeopatico detto Biscotto alla Piemontese. E' una bandiera italiana in cui: Il verde è pistacchio da lungi venuto, il rosso ananassa dal succo premuto, il bianco è dei frutti l'amabil sapor. E in mezzo a tutto questo la croce obbligata che, mangiandola, si fa benedire cento altre volte di più. Infine, dopo che la città fu invasa dai rossi garibaldini, il caffè d'Europa fu la prima piazzaforte, confortatrice di palati e ventri ad essere invasa da loro. Ora gli antichi immancabili abituarti, i nuovi liberali non della vigilia, né dell'oggi, ma del domani, hanno ceduto gentilmente il posto ai Garibaldini. Ora un borghese nel sullodato caffè è come una mosca bianca, mentre sarebbe una bella mescolanza .......... I Tuoni, 15 settembre 1860.
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