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Una nota storica su Monte Sant'Angelo
28 giugno 1609. Capi e aggravi contro Filippo Grimaldo che si propongono per la città di Monte Sant’Angelo per la domanda del demanio e anco sia costretto il Barone di essa a vendere detta città offrendo di adempire a quanto sarà obbligato. In primis. Come il detto Filippo, non essendo ancora barone, mostrò la sua mala volontà e animo contro i cittadini di essa, poi che sempre la minacciò volere levare ad essa città tutto quello che aveva di privilegio nel bosco demaniale nelle difese e territori e giurisdizioni che aveva essa Università così come per effetto cominciò a fare e avendo cominciato a pigliare possessione di detta città e proprio nel mese di maggio, esercitando l’ufficio del mastro mercato un cittadino di essa e ne sta in possessione la città di eligerlo, il capitano di essa de fatto per ordine di detto Barone cercò di privarla facendo banni che non se li desse obbedienza, anzi dopo procurò far venire qua in Napoli obbrobriosamente il detto mastro mercato, dottore carcerato e tutto per odio e mala volontà. Per il che avendosene ricorso da V. E. fu ordinato che non fosse innovato cosa alcuna e mantenuto in possessione e confirmato per lo Sacro Regio Consiglio. 2. Come arrivato il Barone in detta Città per atterrire i cittadini di essa e acciò che con più facilità li reducesse a fare quanto esso voleva per forza fece nove carcere in un luogo eremitico, oscuro, distante dall’abitato, sotterranee insolite, e con effetto cominciò s carcerare i cittadini di essa .......
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