Notizie storiche su Mondragone
Di Admin (del 02/08/2010 @ 19:46:27, in articoli, linkato 632 volte)
Il principe di Stigliano possedeva tra il suo stato di Mondragone un continente di terreni pantanosi detto Paneta e Panetella demaniale del feudo, di tal che i cittadini di Mondragone avevano il diritto di pascere in esso. Di detto pantano ne aveva fatto una difesa, vi teneva bufala propria con propri stigli di pagliara e affittava tutto con l’inventario. Nel tempo stesso l’Università di Mondragone possedeva confinante altro pantano suo demaniale … e l’affittava anche per pascolo di bufale. Negli atti vi è lo strumento di affitto fatto dall’Università nel 1617 per anni otto per lo staglio di ducati 290 ad un tal Francesco Pucci… Nel 1620 del demanio del feudo detto Paneta e Panetella e del demanio dell’Università, ambedue dai rispettivi padroni destinati ad uso di difese per pascolo di bufale in tutto l’anno, si formò un corpo e una difesa, poiché dovendo il Principe di Stigliano fare assegnamento in beneficio di sua nuora, per fare il pieno si fece cedere dall’Universitù detto demanio. A dì 6 ottobre di detto anno 1620, certi procuratori di certi asserti Sindaci di Mondragone cederono l’affitto di detto demanio al Principe … ed il Principe in escambio rilasciò all’Università una ingiusta esazione di ducati 166 che su di lei annualmente faceva; e per farsi il pieno dei docati 290 estaglio del precedente affitto del 1617, che ancora durava, aggiunse una casa diruta, come dall’istrumento …. Nel 1621 il Principe di Stigliano diede in solutum col patto della ricompra detti demani convertiti in difese alla vedova Duchessa di Mondragone. Costei scrisse suo erede Don Domenico Caraffa fratello del Principe di Stigliano e li demani passarono in di costui beneficio. Questi nel 1681 affittò detti demani nella pertinenza della terra di Mondragone con tutte le pagliare, che servono per l’uso di massaria di bufale e loro custodi, con tutte le bufale e stigli per anni cinque per lo staglio di docati 1000……. Nel 1690 lo stato di Mondragone fu venduto dal fisco al Marchese di Clarafuonte con la giurisdizione in tutto il territorio: del medesimo si specificarono i confini, che chiudono in mezzo Paneta e Panetella, come chiaramente appare dalla relazione di apprezzo e dall’offerta…
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