Sepeithos
Di Admin (del 31/05/2009 @ 10:10:35, in articoli, linkato 799 volte)
Nell'immenso panorama delle storie locali, incentrate, per lo più, sull'analisi orizzontale degli avvenimenti, occupa un posto di rilievo l'ultimo lavoro di Giorgio Mancini, Sepeithos, animato da una visione analitica trasversale e subtettonica, grazie alla quale il corso storico si vivifica nella sua sinuosità, man mano che erompe dal sottosuolo alla superficie, illuminando gli aspetti circostanti. Il tema centrale del libro è il fiume Sebeto, nei cui meandri l'autore, utilizzando un vasto repertorio attinto da fonti poliedriche, compie un'ampia e meticolosa navigazione, prendendo l'abbrivo dall'antichità greca e, attraverso una serie di tappe diacroniche, sempre puntuali e circostanziate, approda ai nostri "infausti" giorni. Ai due momenti itineranti corrisponde una diversa dimensione spirituale, sottesa alla mutata temperie: lontano dal nostro presente, l'atmosfera è improntata a solarità piena e sfavillante, in quanto lo sguardo si colma di gioia nel penetrare nelle pieghe del mito e del valore che i nostri padri hanno sempre nutrito verso il fiume; viceversa, un velo di malinconia si insinua nel cuore, allorché si constata l'insana follia contemporanea, che ha ridotto il Sebeto ad un malsano e putrido sversatoio industriale. Eppure la navigazione è contrassegnata da continui e salubri tuffi storici nell'alveo del suddetto fiume, ove è possibile ammirare il suo antico paesaggio variopinto di emissari e di immissari, nonché la sua abbondante ricchezza floreale e ittica (Estratto dell'introduzione all'opera).
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