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Il sindaco sangiuseppese Enrico Cola commemora la morte del re Umberto I
Di Admin (del 22/01/2009 @ 18:25:01, in Articoli, linkato 783 volte)
12 agosto 1900. Signori! Io vi vedo qui raccolti, intenti ed ansiosi, nel cuore certamente commossi, voi rappresentanti diretti di quel popolo buono e sagace ch'Egli amava, ad onorare la memoria di Colui che è sempre presente nelle menti vostre, del nostro Re, di Umberto I di Savoia! E lasciate che io vi creda qui convenuti non per vacue e stolide ed anfibie formalità burocratiche, non perché la consuetudine ed il decoro d'ogni comune d'Italia vuole così, ma per uno slancio veemente e subitaneo, immenso e generale che è degno dei vostri cuori; per il desiderio di onorare solennemente colui che moriva martire del suo dovere, colpevole solamente di troppa clemenza e gentilezza ..... Ed egli fu il re de' nuovi tempi, colui che poneva le basi del suo regno non nella forza e nella repressione, ma nella volontà dei suoi sudditi e nella loro devozione. Nepote di principi fieri e belligeri, Egli ammorbidì la sua indole guerriera col gesto paterno di uomo mite e sapiente, e la mano coraggiosa che levò alta nel turbine della guerra la spada degli avi, la mano che ferma a Villafranca mostrò ai suoi soldati la falange nemica da sbaragliare, quella mano egli stese ad ogni infelice, come ad un fratello, non con gli occhi fissi nei suoi occhi, assistendo ai suoi tormenti....... O signori, Egli, dopo tanti secoli, faceva rivivere il condottiero di popoli omerico, l'eroe del mito, che, in diretta comunicazione coi suoi sudditi, ne risente tutte le gioie e tutti i dolori .... E quest'infame, quest'infame che squarciò col piombo crudele il petto di Umberto di Savoia, è di quello stesso generoso popolo di Toscana che mandò la sua più arridente giovinezza, quale sublime olocausto per la salute dell'Italia, nei ripari di Curtatone e di Montanara? No, o Signori, perché il delitto commesso per sola bramosia di sangue, per solo impeto selvaggio, non ha patria ..... O Signori l'infamia del regicida non può cadere sul capo del popolo Italiano; Umberto I di Savoia fu ucciso da un forsennato senza patria e senza Dio! Ma a che indugiare sulle gesta dell'assassino? Che il suo nome non sia né pure pronunciato per non profanare quest'aula. L'oblio cada su lui; e rimanga nel nostro cuore il solo ricordo del buon re e delle sue azioni ... Signori, Il figlio di Umberto I sarà degno del padre, come dell'avo, ed ieri l'ha giurato, seguirà queste orme incancellabili che resero felici il regno di Umberto; Egli è giovine e forte, ascende il trono impavido e sicuro, riponiamo in Lui la nostra fede come Egli l'ha riposta grandissima nel suo popolo. Iddio vorrà proteggerlo per lunghi anni. A Lui oggi il nostro saluto, a Lui l'attestato della nostra devozione e della nostra speranza! Viva il RE!