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Una brutta pagina di Agerola
Di Admin (del 10/06/2011 @ 19:12:13, in articoli, linkato 860 volte)
Da un po’ di tempo Agerola versa in un degrado amministrativo assoluto, la cui eco perviene alle orecchie del Sottoprefetto di Castellammare il quale invia in loco un proprio emissario, Antonio Milone, per avere un quadro circostanziato dell’intera problematica. Costui ne fotografa lo spessore e ne addita le cause senza alcuna reticenza, lanciando strali accusatori a vasto raggio in una apposita relazione, datata 17 gennaio 1864. Innanzi tutto egli punta il dito inquisitore contro il sindaco Gennaro Avitabile, uomo dotato di spiccata bontà, ma di scarsa autorità e di inconsistenti conoscenze specifiche. Con lo stesso carico di responsabilità occupano un posto di rilievo anche i consiglieri comunali, il cui numero, non raggiungendo mai la presenza canonica delle venti unità prescritte, ne lamenta l’assenza sistematica di quattro elementi. I rimanenti sedici, poi, in perenne dissidio tra loro e privi, per la maggior parte, dei minimi rudimenti di fondo circa il loro ruolo istituzionale, soggiacciono proni alla volontà prevaricatrice e vessatoria del segretario comunale Coppola il quale “fa e disfa a suo talento”, arrogandosi, in pari tempo, i poteri del sindaco, della giunta e del consiglio comunale. Contro siffatto arbitrio sfacciato, speculare di estrema incuria e di accentuata disonestà, alzano invano la voce gli unici oppositori effettivi, Michele Acampora e Giovanni Villani, mentre Salvatore Amatruda e Pietro Brancati, che pure palesano con i precedenti due colleghi un’analoga formazione culturale di adeguato livello, procedono a passi felpati, dati i condizionamenti ambientali: Salvatore Amatruda espleta, tra l'altro la carica di segretario della Congrega di Carità. Non c'è bisogno di portare il segretario Coppola sul banco degli imputati in tribunale, dal momento che costituiscono gravi prove a suo carico tutti gli atti comunali: la nomina di Michele Acampora e Giovanni Villani a revisori dei conti della passata amministrazione, avvenuta all'indomani dell'avvento del suddetto incaricato prefettizio, esce dalla sua mente de imperio con il vizio della piena illegittimità, dal momento che Giovanni Villani è stato assessore supplente ; i consigli comunali si riuniscono senza obbedire ai criteri legali nemmeno nell'atto della convocazione; i registri dello stato civile del corrente anno sono in bianco, mentre carte volanti annotano le diverse notizie dei nati; quelli delle delibere portano solo la firma del sindaco; la lista elettorale giace in un cassetto senza il parere obbligatorio del Consiglio; il ministero delle finanze non conosce la contabilità militare, in quanto non è stata inviata a tempo debito, per cui il Comune corre il rischio di perdere gli anticipi già distribuiti circa due anni or sono. A fronte di una situazione così devastante e desolante il prefetto ordina l’allontanamento immediato del segretario disonesto ed indice la seduta pubblica per la surroga. Essa cade il 22 febbraio 1864, allorché i quattordici consiglieri nelle persone di Michele Avitabile, Nicola Avitabile, Giuseppe Avitabile, Luca Acampora, Silvestro Acampora, Pietro Brancati, Melchiorre Coccia, Filippo De Martino, Costantino Fusco, Nicola Imperato, Bonaventura Naclerio, Carlo Naclerio, Giuseppe Saturno e Giovanni Villani eleggono segretario Alfonso Frau di Praiano e vice segretario Davide Avitabile. Tra le righe della delibera si avverte l'auspicio generale di cambiare definitivamente marcia, onde gli interessi della collettività possano campeggiare in cima alle preoccupazioni degli amministratori.