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Radiografia finanziaria di Pozzuoli
Di Admin (del 13/05/2011 @ 06:03:03, in articoli, linkato 703 volte)
Il bilancio consuntivo di Pozzuoli, presentato l’8 novembre 1718, registra le entrate pari a 10.933 ducati, tre tarì e diciannove grana, cui corrispondono come uscite 10.930 ducati e quattro grana. Addentrandoci nel computo delle entrate, notiamo che svolgono un ruolo primario le varie gabelle che incidono sulla farina, sul caso, vino e olio, sulla carne, sul peso e scannaggio, sulla catapania, sulla confezione del pane, sulla neve, sulla portolania, sul “mondezzaro” e sulla zecca, i cui rispettivi gestori pro tempore sono Diego Folliero, Giovanni Battista Capomazza, Francesco Assante, Domenico Troja, Giuseppe Pettenato, Carlo Damiano, Geronimo di Nocera, Gennaro d’Ariano, Proculo Piccardo e Antonio Cauza. Seguono vari censi esatti da privati, tra i quali si distinguono Giuseppe Costantino, Salvatore di Costanzo, Filippo Compagnone, Matteo Iodice, la congregazione di San Filippo Neri dei mercanti napoletani, Paolo Sabatino, Francesco Adaldo, Vincenzo Volpe. Lo sguardo alle uscite, poi, ci permette, di verificare gli impegni nei confronti dei cosiddetti creditori strumentari, tra i quali la Casa della Santissima Annunziata rivendica un appannaggio di trecentoundici ducati e due grana. Oltre alla verifica finanziaria, l'esame in questione ci consente anche di recuperare alcuni pezzi del passato, costituenti l’essenza della società puteolana nel Settecento. Non a caso ben 250 ducati vanno a sovvenzionare, in termini di vitto e alloggio, i cittadini carcerati e poveri senza distinzione di sesso. Notevole risulta lo spazio dedicato al comparto religioso, ove eccellono le festività del Santissimo Corpo di Cristo, della Santissima Concezione, dei Santi Proculo, Gennaro e Giacomo che impegnano 350 ducati. Occupa un capitolo a se stante la Madonna: ella, nelle vesti di Regina del Parto, funge da protettrice suprema della cittadinanza la quale vi ricorre fiduciosa in ogni avversità. Per questo motivo la sua statua viene portata in processione per le strade cittadine quattro volte all’anno e la lampada nella cappella rimane sempre accesa. Le risorse riservate ai lavori pubblici contemplano gli accomodi alle infrastrutture viarie con i relativi canaloni sotterranei, le fontane, i ponti e le carceri. La manutenzione di cinque torri, utilizzate per la custodia delle marine, usufruisce di un budget annuo di novanta ducati. La procedura per l’elezione annuale della giunta, costituita dal sindaco ed Eletti, costa alla collettività centrotrenta ducati, in quanto presuppone la presenza del governatore con la cosiddetta squadra di campagna, deputata ad assicurare l’ordine pubblico.Attendono con gioia le festività pasquali le autorità centrali, in quanto destinatarie di un vistoso contributo, quantificato in centocinquanta ducati.